L'uso eccessivo di combustibili fossili sta causando la riduzione delle riserve di carbone, oltre ad un aumento delle emissioni di gas “effetto serra” esacerbando i cambiamenti climatici. Tali condizioni alterano la circolazione dei venti sugli oceani e, di conseguenza, il clima
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L'uso eccessivo di combustibili fossili sta causando la riduzione delle riserve di carbone, oltre ad un aumento delle emissioni di gas “effetto serra” esacerbando i cambiamenti climatici. Tali condizioni alterano la circolazione dei venti sugli oceani e, di conseguenza, il clima ondoso, con effetti non solo sui regimi medi, ma anche sugli eventi estremi, la cui determinazione risulta di fondamentale importanza per una accurata gestione delle coste e per la riduzione del rischio costiero. L'Oceano Indiano è interessato da intensi cicloni tropicali sia nella zona settentrionale che meridionale (Gray, 1985; DuBe et alii, 1977) ed in quest'ultimo si registrano eventi estremi soprattutto nelle stagioni di dicembre-gennaio-febbraio (DJF) e marzo-aprile-maggio (MAM). Tuttavia, non è ancora chiaro come nelle aree costiere dell'Oceano Indiano meridionale i cicloni tropicali possano evolvere e quale sia l'impatto di tali alterazioni sul regime dei venti e sul clima ondoso. Nel presente studio, sono stati valutati gli eventi estremi sulle aree costiere dell'Africa sud-orientale considerando le proiezioni future secondo uno scenario RCP (Rappresentative Concentration Pathway) 8.5 della quinta fase del modello CMIP5 (Coupled Model Inter-comparative Project). L'analisi è stata effettuata sulla base della variazione stagionale degli eventi estremi sotto costa, al fine di determinare le variazioni nel breve e nel lungo periodo. I risultati indicano che la maggior parte delle aree vicino alla costa africana nel nord e nel sud del Canale del Mozambico, a est e sud-ovest del Madagascar e le coste di Reunion e Mauritius sono soggette ad eventi estremi specialmente durante le stagioni DJF e MAM. Le proiezioni dei cambiamenti del clima meteomarino mostrano una maggiore intensità degli eventi estremi sotto costa quasi in tutte le stagioni. I risultati (Tabella 1) indicano, inoltre, che i valori massimi di velocità del vento nelle aree costiere dell'Africa sud-orientale aumenteranno dell'1% e del 16% nei mesi di settembre-ottobre-novembre (SON) e giugno-luglio-agosto (JJA), mentre durante le stagioni dei cicloni tropicali (DJF e MAM), aumenteranno, rispettivamente, dell'11% e del 4%. Di conseguenza, le altezze significative delle onde estreme aumenteranno in media del 10% durante DJF, JJA e SON. Durante i mesi MAM, nonostante le previsioni mostrino un incremento degli eventi estremi al largo dell'Oceano Indiano meridionale, si osserva una riduzione dell'intensità degli eventi estremi sotto costa, a causa del cambiamento delle traiettorie dei tifoni. Climate change impact assessment is vital in order to investigate not only the change of average wind and wave climate, but also the extreme events. Such kind of events can affect the activities in nearshore areas such as marine operation, as well as on design of coastal and marine structures. In this research, longterm assessment of wind and wave data has been conducted to determine the effect of climate change by comparing the dataset for historical and future projections. The analysis has been done mainly in nearshore areas and the results were discussed in order to evaluate the impact of climate change, quantitatively.
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